venerdì 4 novembre 2011

Raccontiamoci la crisi: una fotografia




Sembra un'assurdità, ma in Italia la situazione è grave. Anzi, dico meglio: per l'Italia la situazione è grave. Vero, ti rispondo su questa bellissima piattaforma che abbiamo creato perchè ho un bisogno estremo di guardarmi alle spalle, e di incontrare le persone con cui condividevo una tavola, una chitarra e il nostro vino (che considerando la stagione dovrebbe essere ancora quel "nettare degli dei" che più comunemente si chiama ribolla gialla).
Appunto...il vino, le risate, la nostra compagnia spensierata, anzi pensierata...se mi guardo indietro o se penso al presente, al mese passato a Vicenza con i miei, alla vita di sempre, difficilmente riesco ad intravedere la crisi. Anche nel momento in cui stavo per andare a Roma, il 15 ottobre, alla manifestazione degli Indignati, la mia famiglia mi ha pregato di restare a casa per stare insieme ancora qualche giorno prima della mia partenza. Quindi la famiglia è intervenuta. La famiglia, con la sua stretta protettiva, continua ad intervenire sulla mia vita difendendomi dalla crisi.
Cio' che mi spaventa di più è leggere la gravità della situazione nei giornali. Si parla di catastrofe, di rischio-Italia sicuro se non partono immediatamente le riforme. Si parla di fuga di investimenti, di malaffare, di Stato vicino al rischio. Eppure l'economia reale, l'apparato industriale e imprenditoriale ci permette di essere ancora tra i maggior paesi industrializzati del mondo. Eppure siamo prima del Regno Unito nella classifica dello sviluppo umano dell'ONU. Mi spaventa non vedere la difficoltà estrema annunciata da governi e media. O dai media dei governi. O dai governi dei media.
Ti rispondo, Vero, dicendoti che voglio assolutamente tornare in Italia e vedere cosa succede. E vorrei pure pensare al peggio, e provare a pensare a "cosa succederebbe se". Non è possibile parlare se non si vede e non si tocca con meno quello che sta succedendo. E quindi non è neppure possibile studiarlo. Non riesco, limite alto.
Quindi il mio appello è rivolto verso tutti: torniamo a raccontarci di noi e delle nostre vite.Raccontiamioci la nostra "crisi". Torniamo a farlo qui!!!

Raccontiamoci fatti, esperienze. Nei modi più disparati possibile.

Ho iniziato con questa fotografia.

Lollo

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