Amici miei!
Che cosa, siamo diventati muti? Le nostre parole, i nostri pensieri?
Non siamo mica vegetali!
Mi riferisco a tutti noi, a tutte le persone che hanno scritto, commentato, letto, ammirato e criticato il nostro blog, a tutti; a tutte quelle bottiglie di vino consumate parlando e discutendo di idee, pensieri che sembravano più grandi di noi, ma che erano all’ordine del giorno nella realtà goriziana, e in questo blog!
Ma porco demonio ragazzi che fine abbiamo fatto? Come mai l’ultimo intervento è stato scritto il 28 maggio? il 28 maggio!!! Ho bisogno di sentirvi, di poter partecipare ad una discussione, o alla semplice condivisione di un pensiero semplice, di una canzone o di una cazzata. Il signor Vino certo, ora non aiuta, ora non ci tira più fuori le parole di bocca perché, non so nelle altri parte della Union Europenne, ma qui in Romania il vino non è buono. La democratica Gorizia? Eh la democratica Gorizia si è fermata per alcuni mesi, aspettando il ritorno di molti democratici, di nuovo a tavola insieme. Ma allora? Abbiamo tante cose da raccontarci e sarebbe un’opportunità persa fermare il grande fiume di prima per tutta la durata del periodo in cui siamo lontani. Un’opportunità persa perché è proprio la diversità dei posti in cui viviamo che può riavvicinarci, nel momento in cui saremo di nuovo insieme, nella realtà e nella “virtualità” di internet.
Allora basta questo silenzio, entriamo di nuovo tutti assieme in questo appartamento virtuale. Sediamoci attorno a questa tavola rotonda, la vedete? Ma sì eccola, con tante sedie, infinite sedie. Con il signor Vino, tanto vino, ma quello buono del Collio, mica quello romeno (e non si offendano i romeni che ci stanno seguendo), con le nostre pastasciutte salsiccia e panna, o le classiche al tonno come fanno gli scout. Poi io vorrei sapere che fine ha fatto Enzo Riccio! Enzo, ma non eri tu quello che dal nulla veniva sempre fuori con un: “Ma ditemi ragazzi, voi che ne pensate di…”; e poi via 3-4-5-6-7 mila minuti e ore, sempre su quel tavolo, anche se Vale sbadiglia e tenta, sotto le minacce malefiche del resto dei matti, di andarsene a casa; o di Lollo, che,in quelle rarissime volte (vorrei colorare rarissime per evidenziare il fatto che veramente erano rarissime, ma non lo faccio perché sono umile) in cui doveva studiare, veniva forzatamente ed illegalmente (contro i naturali diritti dell’uomo e dei soggetti di diritto) preso di peso trattenuto e inchiodato su quella sedia, dai sicari-bravi Enzo e Meo, che eseguivano gli ordini di colei che giudicava, ed infine condannava. La faccia di Lucia emetteva sentenze, e il coro poetico degli altri intonava il fatale inno con solennità: “Stavvi Minòs orribilmente, e ringhia: / essamina le colpe ne l'intrata; / giudica e manda secondo ch'avvinghia”. Porco cane Meo, quei risotti erano buoni sì ma…avvelenati di tanta follia, di tanta allegria, che ancora poco e ci rimanevamo secchi. E poi Fede, che decretava la prova per chi era un “picciriddu”, e doveva essere iniziato alla Setta: una domanda fatale, un indovinello di Edipo: “Ma quali sono le tue letture?”. Ebbene, se il povero Cristo rispondeva ddsefkrinxsa allora sì, aveva l’autorizzazione a sedersi nella tavola rotonda. Quindi Vero! I tuoi occhi Vero erano il segno dell’incantesimo: nel momento in cui uno dei due, il sinistro, comincia a chiudersi, allora la pozione etilica è buona. Dove sono finiti i tuoi occhi ora? Io qui non vedo niente dal 28 maggio! Silvi Pier, Bendetta XVI, i tuoi fedeli sono straziati! Dove sei, ok che hai scritto tu l’ultimo post ma…dove sei pure tu? Ti aspettiamo ogni giorno alle una in piazza, aspettando l’Angelus e quindi una tua uscita dalla finestra, con quel tuo mento battezzato, rivolto verso l’alto, che annuisce importantemente. Poi Ambra, mica devo aspettare il prossimo campo di Libera per parlarti vero? Ambra, ora avrei molte cose da raccontarti perché Bucarest, in certe cose, mi sembra un po’ Milano ma…dove sei pure tu? Poi tu Catta, che hai passato una notte intera a rispondere al post di Enzo, e…aspettate: prima si era stampata il post, poi aveva preso cinque evidenziatori di colore diverso, aveva cominciato a sottolineare le parole che non conosceva, e, a controllarle sul vocabolario…alla fine, senza sapere che se non salvi file e spegni il computer tutto si perde, un vento infernale (la mandante è sempre Lucia) cancellò senza pudore il suo scritto word-work. E poi tutti gli altri che hanno lasciato un ricordo di loro qui dentro: Rodo, Franci, Gio, Cap anche voi! Ci sono delle persone nuove, forse anche di altri paesi che vorrebbero scrivere.
Io aspetto un vostro segno. Se mi dite che possiamo continuare, allora si inizia! Cose da scrivere nel prossimo post non mancheranno, ve lo prometto! Ma prima aspetto voi, scriverò non in un blog morto.
Ragazzi a presto, c’è un elastico in noi che ora è stato tirato da tante nostre esperienze fatte autonomamente. L’elastico piano piano si deve liberare di quell’energia potente, potentissima!
Di quell’energia che si chiama parola, unica arma lecita nelle battaglie dei generali.
Il vostro Lollo
lunedì 18 ottobre 2010
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Tra l'altro, pensiamoci un attimo: come mai l'appartamento virtuale era vissuto quando potevamo trovarci in un appartamento vero, ed eravamo tutti qui vicini e ci parlavamo ogni sera, mentre adesso, che non possiamo vederci e parlare faccia a faccia, abbiamo spento il riscaldamento e mandato in vacca i turni delle pulizie?
RispondiElimina(Si dice alla una, non alle una, Lollo)
vale
Io ci sono..e stasera mi sono proprio ricordata di questa tavolata con tanto vino abbondante e con una bella compagnia nutrita di menti vive...ma mi sono dimenticate la password..d'altronde è da tanto,troppo tempo che non scrivo,quindi se me la fate pervenire magari in via privata a : Janis69@hotmail.it ve ne sarei grata..
RispondiEliminaho tante cose da raccontarti(vi) anch'io sulla MIA "nuovamilano".
;-)