C’era una volta un bambino che credeva di avere vent’anni ma forse non ne aveva vissuti neanche dieci.
Possedeva una pistola, con la quale si credeva Generale.
Viveva isolato nella valle del fiume.
Un giorno prese la pistola perchè stava male. Aveva capito che il mondo non era cosa buona, perché crudele ed ingiusto. Perciò andò in città alla ricerca di qualche male da trovare.
Arrivato in città cercò il male in ogni dove: alla caccia di truffatori, ladri, banditi o assassini. Voleva interrogare il povero per farsi indicare la casa del ricco che lo aveva derubato. Voleva trovare l’infermo per chiedergli dove fosse il bandito che lo aveva maltrattato. Cercava il cieco per farsi dire dove fosse il ladro che lo aveva accecato. Parlava con la vedova per vendicare il marito ucciso. Nel nome del Bene.
Ma nulla trovava, se non l’indifferenza e la paura degli abitanti della città.
In un giorno di disperazione trovò un bambino della sua età, che gli veniva incontro.
Fecero amicizia e assieme cercarono il Male per fare giustizia. I due bambini si credevano generali, ma solo uno aveva la pistola, solo uno decideva la strategia, solo uno portava avanti la battaglia con convinzione.
L’altro era più realista e gli proponeva di lasciare la pistola e di cucirsi una divisa, in modo che le persone l’avrebbero riconosciuto e considerato con più rispetto.
In un giorno afoso d’estate i due generali sorpresero finalmente un uomo maltrattare una donna. Il bambino con la pistola la estrasse e la puntò verso quell’uomo, che immediatamente mise le mani ai fianchi, cercando il suo fucile. A quel gesto improvviso il bambino premé per primo il grilletto.
Ma il colpo non partì.
L’amico già sapeva tutto e promise che avrebbe portato avanti la battaglia senza quell’arma. Si decise a cercare altri bambini come lui, ma ancora più saggi di lui. Assieme avrebbero costruito una grande squadra di generali.
Infine prese la pistola dall’amico morto e la conservò per ricordarsi della promessa che aveva fatto a se stesso.
È una storiella che ho inventato di getto. Avevo semplicemente voglia di farlo, non volevo creare nulla di particolare.
Niente, volevo solo scrivere che non abbiamo bisogno di generali armati, ma di una squadra di generali uniti!
Non abbiamo bisogno delle cose brutte per avere l’ispirazione, ma solo delle cose che ci capitano tutti i giorni.
Non dobbiamo cercare l'impossibile o parlare dei "grandi sistemi", ma scrivere solamente della nostra normalità.
Quindi continuiamo questo progetto del blog! Invito tutti (anche quelli che non hanno ancora scritto) a farlo, invito chi ci legge a darci una mano.
Invito chi non si sente molto di scrivere pubblicamente a non perdere fiducia nei suoi lettori.
Invito noi tutti a non perdere fiducia in ciò che stiamo facendo.
Buona fortuna ragazzi!
il vostro Lollo
martedì 22 dicembre 2009
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